Giovedì 14 marzo 2019 alle ore 14.30 presso l’Università di Milano-Bicocca (piazza dell’Ateneo Nuovo 1, edificio U6, IV piano, Aula Riccardo Massa) verranno proiettati:
- il servizio “Orfani di pace” del giornalista Andrea Oskari Rossini, vincitore del Premio Lucchetta TV News 2018
- il documentario “Ambasciatori studiano lingue”, film vincitore di GRAND PRIX CAMERA VERITAS 2008, alla presenza di Šemsudin Gegić (autore e regista) e Emina Gegić (coautrice).
Ne parleremo con:
- Tatjana Sekulić, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca
- Andrea Oskari Rossini, giornalista RAI TGR Veneto
- Alessandra Borsato, Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Milano-Bicocca
- Šemsudin Gegić e Emina Gegić, autori e registi
Sarajevo, luglio 1992. A tre mesi dall’inizio dell’assedio della capitale bosniaca, orfani e minori dell’orfanotrofio di "Ljubica Ivezić" (rinominato nel 1997 “Dječiji dom Bjelave”) per ragioni di sicurezza raggiungono la città di Milano, pronta ad accoglierli temporaneamente. Come riportato negli articoli della giornalista Nicole Corritore dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa OBCT (media online e centro studi che si occupa di sud-est Europa, Turchia e Caucaso), si tratta di 67 bambini di Sarajevo, di cui 46 dell’orfanotrofio, accolti poi in due strutture: centro “Mamma Rita" di Monza e centro estivo allora denominato "Santa Maria" di Bellaria Igea Marina (RN). Al termine della guerra i bambini, tra i quali ve ne erano molti con i genitori biologici in vita, avrebbero dovuto tornare a Sarajevo e invece alcuni furono adottati da famiglie italiane. Complicazioni burocratiche ed errori che hanno visto coinvolti i due Stati, l’Italia e la Bosnia Erzegovina, rappresentano una “zona grigia” che ci deve aiutare a comprendere la vulnerabilità dei minorenni in tempi di guerra.
Per approfondimenti si veda il Dossier Bambini di Bjelave: https://www.balcanicaucaso.org/Dossier/I-bambini-di-Bjelave
Iscrizione online: https://goo.gl/forms/EwvntvKwrME5tVbe2
L’ingresso è libero e aperto a tutti.
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