Più polvere in casa, meno polvere nel cervello

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I corsi 150 ore delle donne di Affori
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Locandina Corsi 150 ore_4 aprile 2024

Giovedì 4 aprile alle ore 17.00 presso l’aula U6-10 (edificio Agorà ex U6, piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano) si terrà l’evento “Più polvere in casa, meno polvere nel cervello. I corsi 150 ore delle donne di Affori”.

Le 150 ore sono il luogo più bizzarro e più interessante che la sinistra abbia creato in questi ultimi anni, senza volerlo (mi riferisco alla bizzarria, si intende). Si può entrare in un’aula, come è capitato a me, e trovare venti donne, casalinghe, che discutono vivacemente del piano regolatore e di quei deserti sovraffollati che sono le città, e, viceversa, scoprire nell’aula accanto un gruppo di operai chimici che, confusi in un fumo da osteria, parlano dell’amore. (Lea Melandri, 1977)

Nel 1974 prende avvio una delle conquiste più originali dei lavoratori, i Corsi 150 Ore, che introduce la possibilità per gli operai di tornare a formarsi, durante le ore lavorative, attraverso percorsi di studio pagati dall’azienda. Nel giro di pochi mesi, le donne casalinghe, madri e mogli degli stessi operai, conquistano lo stesso diritto. 

A partire dalla sua esperienza, Lea Melandri, in dialogo con Maddalena Fragnito, racconta la storia del modulo delle 150 ore, cominciato nel 1976 ad Affori (Milano) con un gruppo di donne. Una storia documentata nel celebre film di Adriana Monti, “Scuola senza fine, che sarà proiettato durante l’incontro.

Infine Giuliana Peyronel, responsabile della Bibliomediateca “Laura Lepetit Maltini” della Casa delle Donne di Milano, porterà una testimonianza relativa ai corsi 150 ore.

Breve profilo delle protagoniste

Lea Melandri all’anagrafe Maddalena Melandri (Fusignano, 4 marzo 1941) saggista, attivista, scrittrice e insegnante, vive a Milano dal 1967. Ha co-fondato nel 1987 l’Associazione per una Libera Università delle Donne di Milano di cui è presidente. Insieme allo psicoanalista Elvio Fachinelli partecipa nel 1968 al movimento non autoritario degli insegnanti e nel 1971 co-fonda la rivista L’erba voglio (1971–1978). Partecipa attivamente al movimento delle donne negli anni ’70 prendendo parte a vari collettivi femministi milanesi tra cui il Gruppo dell’Inconscio e il gruppo Sessualità e Scrittura, in cui sperimenta la pratica dell’autocoscienza e della scrittura. É stata una delle prime sostenitrici dell’insegnamento a donne operaie e casalinghe tramite i corsi delle 150 ore, attività documentata nel film “Scuola senza fine” di Adriana Monti (1983). È autrice di numerosi volumi dedicati al femminismo tra cui: “L’infamia originaria. Facciamola finita col Cuore e la Politica” (edizioni L’erba voglio, 1977 e Manifestolibri, 1997); “L’erba voglio. Il desiderio dissidente” (Baldini & Castoldi 1998); “Come nasce il sogno d’amore” (Rizzoli, 1988; ristampato da Bollati Boringhieri, 2002); “Lo strabismo della memoria” (La Tartaruga edizioni, 1991);“La mappa del cuore” (Rubbettino, 1992); “Migliaia di foglietti” (Moby Dick, 1996); “Una visceralità indicibile. La pratica dell’inconscio nel movimento delle donne degli anni Settanta” (Fondazione Badaracco, Franco Angeli, 2000); “Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia” (Bollati Boringhieri, 2001); “Preistorie. Di cronaca e d’altro” (Filema, 2004); “La perdita” (Bollati Boringhieri, 2008); “Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà (Bollati Boringhieri, nuova edizione 2024); “Alfabeto d’origine” (Neri Pozza, 2017). Nel 2012 ha ricevuto dal Comune di Milano l’Ambrogino d’Oro come “teorica femminista”. Nel 2009 è stata nominata cittadina onoraria dell’isola di Carloforte in Sardegna, dove passa le estati dal 1975.

Maddalena Fragnito è una ricercatrice e attivista femminista che opera all’incrocio tra arte, politiche della cura e movimenti sociali. Ha co-fondato MACAO (2012), un centro culturale indipendente a Milano, e SopraSotto (2013), un asilo autonomo. Collabora con gruppi di ricerca come Pirate Care (2019) e Istitute of Radical Imagination (2021); coordina il modulo di Arti del Master di Studi e Politiche di Genere presso Roma Tre; è dottoranda presso il Centro per le Culture Postdigitali dell’Università di Coventry. Tra le sue pubblicazioni recenti ci sono Ecologie della cura: “Prospettive transfemministe” (Orthotes, 2021) e “La scuola ha riaperto come dopo una nevicata. Pandemia, classe, inefficienza strategica” (NERO Editions, 2023).

Giuliana Peyronel nasce nel 1946 a Milano. Dopo gli studi classici, si laurea in Filosofia all’Università degli studi di Milano. Insegna Lettere nelle scuole medie e poi ai corsi 150 ore. In seguito lavorerà come bibliotecaria in biblioteche universitarie e scolastiche. Dalla metà degli anni 70 frequenta gli ambiti del movimento delle donne di Milano partendo dalla pratica dell’autocoscienza e aderendo ai collettivi del cosiddetto “femminismo diffuso”. Dall’inaugurazione della Casa delle donne di Milano l’8 marzo 2014, partecipa al progetto costruendo con altre la Bibliomediateca Laura Lepetit Maltini della Casa delle donne di Milano, specializzata in letteratura e saggistica di autrici italiane e straniere. Attualmente è la responsabile della Bibliomediateca.

Per partecipare all'evento, è necessario iscriversi attraverso l'app Affluences

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