Musiche di Bruch e Brahms per due solisti e orchestra

Concerto dell’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Concerto orchestra 10 giugno

Sabato 10 giugno 2023 alle ore 20:30, presso il Tempio Valdese di Milano (Via Francesco Sforza 12/A), si terrà il concerto di chiusura della Stagione MUSICA AL TEMPIO 2022-23 con l’Orchestra dell’Università di Milano-Bicocca diretta dal Maestro Iakov Zats e con la partecipazione dei solisti Yulia Berinskaya al violino, Elisa Marchetto alla viola e Giulia Sanguinetti al violoncello.

Il Doppio Concerto in mi minore, Op.88, originariamente scritto per clarinetto, viola e orchestra fu composto nel 1911 da Max Bruch per il figlio Max Felix Bruch, valente clarinettista e per Willy Hess, violinista e violista di grande fama. Proprio su suggerimento dello stesso Hess, il compositore tedesco predispose una parte di violino al posto del clarinetto.

Lo stile è quello del famosissimo Concerto per violino e orchestra n. 1 in sol minore Op.26 che rese Max Bruch famoso in tutto il mondo. Ricco di pathos romantico e con un intenso lirismo melodico, a tratti drammatico, richiama temi di opere precedenti come, ad esempio, la Suite orchestrale n. 2 Nordland.

Il Concerto in la minore op. 102, ultima creazione sinfonica di Johannes Brahms, vide la luce nell'estate del 1887, durante il periodo estivo che il compositore trascorreva come d'abitudine a Thun, la cittadina svizzera sul lago omonimo. 

La scelta di un genere desueto come quello della sinfonia concertante, è legata alla ripresa dei rapporti tra Brahms e uno dei suoi più celebri amici, il grande violinista Joseph Joachim. Le cose, fra Joachim e Brahms, si erano guastate anni prima, in occasione della causa di divorzio fra il violinista e la moglie, assai più giovane di lui; nel corso della quale, con gran sorpresa e disappunto di Joachim, Brahms aveva preso le parti di lei. 

Una scrittura polifonica complessa, interventi cadenzali e contrapposizioni frontali fra solisti e orchestra richiamano il modello “antico” del Concerto grosso il tutto in una severa struttura formale, ispirata ad un classicismo stilizzato. Proprio per queste caratteristiche il concerto fu criticato da molti, tra cui Eduard Hanslick, ammiratore di Brahms, secondo il quale il lavoro sarebbe «più scritto che ispirato».

Programma

Max BRUCH

           Doppio concerto per violino, viola e orchestra Op. 88

 Johannes BRAHMS

           Doppio concerto per violino, violoncello e orchestra Op. 102

 Ingresso libero

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