Il linguaggio che demolisce la pace

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La propaganda tra reale e immaginario
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cover libro Forni

Bicocca per BookCity

Edificio U6 AGORA', Sede Centrale della Biblioteca di Ateneo (piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano) | Ore 12:30 

Se pensiamo alla situazione che è considerata il più evidente contrario della pace, identifichiamo subito una parola: guerra. Se questa è un’associazione linguistica immediata, appare meno ovvia, invece, la correlazione tra guerra e linguaggio.

La guerra, in poche parole, ha un suo linguaggio, con precise caratteristiche? Una prima, parziale risposta, porta a formulare qualche considerazione sulla propaganda, quale specifico linguaggio bellico, manipolativo e persuasivo. La propaganda, infatti, altera il racconto della realtà, è funzionale al raggiungimento di precisi obiettivi tipici del conflitto, e consente di dissimulare operazioni spesso violente, come il controllo sociale, la riduzione delle libertà, la compressione dei diritti delle persone, esaltando, al contrario, la guerra stessa come valore positivo. 

Fatte queste premesse, ci sorprenderebbe scoprire, tuttavia, che la propaganda non riguarda solo il conflitto bellico vero e proprio. Pensiamo a quanto accaduto solo qualche anno fa, durante la pandemia: il linguaggio pubblico, per diverso tempo, è stato intriso di slogan e comunicati propagandistici. Ancora: pensiamo alla letteratura distopica che, ad esempio con 1984 di G. Orwell, o con Fahrenheit 451 di R. Bradbury, ha raccontato società future, immaginarie, in cui la guerra e la corrispondente perdita di diritti di ogni individuo sono considerate condizioni ineluttabili, raccontate, spiegate e giustificate attraverso l’uso imponente della propaganda. 

Questo incontro vuole pertanto essere un’occasione per riflettere su questo linguaggio, per avere una maggiore consapevolezza della potenza delle parole, in guerra e in tempo di pace, aprendo al confronto su ciò che distingue la narrazione del reale rispetto a quella proposta e calata in un contesto immaginario.

Ne parlano:

  • Lorena Forni, autrice e Ricercatrice in Filosofia del diritto dell'Università di Milano- Bicocca
  • Stefano Santasilia, Direttore della Collana Lumbral. Colección de Estudios de Paz, Vulnerabilidad y Cuidado

LIBRO PRESENTATO: Forni, L. (2024), I contrari della pace. Giappichelli.

Per partecipare all’evento è gradita l’iscrizione tramite il form online.

Bobbio N., Il problema della guerra e le vie della pace, Il Mulino, Bologna, 2009.

C.M. Martini, Pace. Dialoghi sul futuro, Feltrinelli, Milano, 2014.

Lezioni sulla guerra e sulla pace, (a cura di T. Greco), Laterza, Roma – Bari, 2024.

Bradbury R., Fahrenheit 451, (trad. it a cura di G. Monicelli), Mondadori, Milano, 2008.

Ferrajoli L., Per una Costituzione della Terra, Feltrinelli, Milano, 2022.

Forni, L. La responsabilità del linguaggio sulla pandemia. Covid-19 e la metafora della guerra, in  Rivista di filosofia del diritto, n. 1, 2024, pp. 213-234, ISSN 2280-482X.

Lasswell H. D., Propaganda Technique In The World War, Peter Smith Edition, New York, 1938.

Orwell G., 1984, (tra. it. a cura di A. Bianchi), Crescere Edizioni, Varese, 2021.

Stanley J., La Propaganda. Cos’è e come funziona, Mondadori, Milano, 2020.
 

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