Giovedì 27 novembre alle 17.00 presso la Sede Centrale della Biblioteca di Ateneo (edificio U6 Agorà, piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano) si terrà il nono incontro del ciclo “Per favore non cancellare: dialoghi matematici”.
Un ciclo di incontri per raccontare momenti della storia della matematica, aspetti dei metodi e legami con le altre scienze. In uno stile non necessariamente tecnico, ci si propone di mettere in risalto il valore culturale, estetico, creativo, ludico ed educativo del pensiero matematico e l’attualità dei paesaggi che è capace di disegnare.
Il nono incontro, intitolato “Dall’infinito al calcolo effettivo” vedrà come relatore il Prof. Paolo Zellini.
Nell’ultimo secolo, lo sviluppo del calcolo automatico e l’importanza delle ricerche sulla natura dei procedimenti effettivi per risolvere problemi di grandi dimensioni sono una conseguenza della filosofia dell’infinito di fine ‘800, e di precedenti orientamenti filosofici maturati, specialmente in Francia, sul possibile incontro tra spiritualismo e positivismo. Tra le conseguenze di questa congiuntura storica figurano oggi le ricerche teoriche e pratiche sull’efficienza computazionale, riguardanti in particolare il calcolo matriciale, di cruciale importanza anche per le strategie di apprendimento automatico su rete neurale.
Introdurrà l’incontro il Prof. Gianmario Tessitore, Direttore del Dipartimento di Matematica e Applicazioni.
Seguirà aperitivo.
Per partecipare è necessario compilare il form online.
Profilo del protagonista
Paolo Zellini è un matematico e saggista italiano, tra le voci più originali nel panorama della riflessione contemporanea sul significato della matematica. Nato a Roma nel 1946 e laureatosi in Matematica all’Università di Roma La Sapienza, ha svolto attività di ricerca in diverse sedi italiane e internazionali, tra cui Roma, Pisa e gli Stati Uniti. Nel corso della sua carriera ha insegnato nelle Università di Pisa, di Udine e infine a Roma “Tor Vergata”, dove è oggi professore emerito di Analisi Numerica.
I suoi contributi scientifici riguardano l’algebra lineare numerica, la teoria delle matrici, la complessità degli algoritmi e l’ottimizzazione numerica. A questi interessi ha affiancato un approfondito lavoro di riflessione sul significato stesso della ricerca matematica, inserendola in una prospettiva storica e filosofica più ampia, attenta all’evoluzione delle idee.
Nei suoi saggi più noti, come Breve storia dell’infinito e La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini, Zellini ha indagato l’evoluzione del pensiero matematico attraverso il concetto di infinito e la nozione di numero, affrontando queste tematiche con uno sguardo che attraversa non solo la storia della matematica, ma la storia del pensiero nel suo complesso, anche al di fuori della tradizione occidentale. In questo percorso intellettuale, ha riconosciuto l’influenza decisiva dell’opera di Elémire Zolla.
È tra i fondatori di un centro interdipartimentale per lo studio delle forme del pensiero antico presso l’Università di Roma Tor Vergata e collabora regolarmente con la pagina culturale di vari quotidiani nazionali. Nella sua opera, si intrecciano rigore scientifico e profondità filosofica, in un dialogo continuo tra la scienza e la tradizione umanistica.
