Edizione 2023: Mistero in biblioteca
L'Area Servizi Culturali e Documentali – SCUDO nel 2023 ha indetto la sesta edizione del concorso letterario dal titolo: “Mistero in biblioteca”.
Il racconto doveva essere nel genere giallo" con tutti i suoi sottogeneri (noir, thriller, poliziesco, spionaggio ecc.) e ambientato in una biblioteca (civica o universitaria) o in un archivio.
La finestra temporale per iscriversi al concorso è stata aperta dal 4 settembre al 20 ottobre 2023.
La sesta edizione ha visto la partecipazione di 126 persone, di cui 111 studenti, 11 soggetti esterni all’Ateneo e 4 componenti del personale tecnico amministrativo.
I racconti vincitori sono stati:
- 1° Classificato: “Lo spettacolo dei burattini” di Margherita Fina;
- 2° Classificato: “Scaffalberi selvaggi” di Laura Gaudio;
- 3° Classificato: “Lo Strappafiabe” di Davide Gregori.
Il 19 gennaio 2024 sono stati premiati i vincitori alla presenza del Prorettore Giampaolo Nuvolati e di altri componenti della Commissione valutatrice del concorso, compreso lo scrittore Maurizio de Giovanni, che ha dialogato con gli autori dei racconti.
Valutazioni della Commissione
1° Classificato: “Lo spettacolo dei burattini” di Margherita Fina
Il racconto “Lo spettacolo dei burattini” si articola in un intenso colloquio tra i due protagonisti: uno studente e una criminologa. Si tratta di un colloquio in cui si incrociano brillantemente due registri: il primo riguardante il tema più generale del libero arbitrio, e il secondo concernente lo specifico episodio dell’uccisione di un ragazzo. Il testo, fondendo il taglio poliziesco con quello della scienza e della deriva psicopatologica, risulta particolarmente scorrevole e di piacevole lettura. La biblioteca, come luogo abituale di studio ed elaborazione del pensiero letterario e scientifico, diviene il contesto ideale per questo tipo di thriller.
2° Classificato: “Scaffalberi selvaggi” di Laura Gaudio
"Quando si entra in una biblioteca, si entra in un bosco. Non ci sono vie, ma labirinti di scaffalberi su cui giacciono frutti selvatici: i libri". Già dall'incipit il racconto svela ai lettori l'intenzione dell'autore: raccontare la biblioteca come luogo "ambiguo", "misterioso" e "selvaggio". Un luogo pieno di bivi e di angoli nascosti, dentro il quale bisogna muoversi attivando bene tutti i sensi. Lo stile del racconto sostiene la scelta attraverso una scrittura asciutta, con prevalenza del dialogo diretto, che restituisce efficacemente la molteplicità percettiva e semantica del bosco come luogo del mistero. La vicenda si dipana alternando il dialogo con i pensieri intimi del protagonista. Il mistero è il tratto fondamentale dell'esplorazione attraverso gli scaffali, i corridoi e gli autori dei libri che popolano un luogo dove, come chiude l'autore, "c'è sempre qualcosa che resta nascosto".
3° Classificato: “Lo Strappafiabe” di Davide Gregori
“Lo Strappafiabe” conduce il lettore sin dalla prima riga in un avvincente clima da thriller e al contempo in una dimensione immaginifica. La biblioteca diviene il mondo in cui si dipana il giallo, e i libri sono i protagonisti assoluti di una storia ben scritta, convincente e armoniosamente costruita. È con il fiato sospeso, dunque, che ci si lascia con gusto condurre da una fiaba all’altra, sulle tracce del colpevole e sino a un finale non banale, in un racconto in cui la letteratura diviene qualcosa di terribilmente reale.