Edizione 2022: Dal racconto alla mappa

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Locandina Concorso letterario 2022

La Biblioteca di Ateneo nel 2022 ha organizzato la quinta edizione del concorso letterario rivolto a tutta la comunità accademica, agli Alumni e a persone esterne all’Ateneo iscritte alla biblioteca, dal titolo “Dal racconto alla mappa”.

Le strade del quartiere Bicocca tracciano una mappa fatta di linee che si intersecano e si allungano, fino a sfociare nei quartieri limitrofi, da Niguarda a Ca’ Granda e Prato Centenaro, da Greco a Gorla e Precotto.

L’edizione 2022 del concorso letterario “Un giorno in Bicocca…” dal titolo “Dal racconto alla mappa” intendeva realizzare una mappa interattiva della zona Bicocca e dei quartieri limitrofi in cui siano geolocalizzati tutti i racconti dei partecipanti in modo che cittadini e visitatori possano scoprire (o riscoprire) il territorio attraverso storie ambientate proprio in questi luoghi.

Articolo su Bnews: “Con un concorso si creerà la mappa letteraria del quartiere Bicocca”

La mappa dei racconti

In questa mappa sono geolocalizzati i 115 racconti che hanno partecipato al concorso. Potete muovervi liberamente fra le strade del quartiere Bicocca e dei quartieri limitrofi, scegliere una strada e farvi ispirare dalla lettura del brano… sarete immersi nel racconto e vivrete intense emozioni. 

“L’Università di Milano-Bicocca intrattiene con il proprio territorio un rapporto molto intenso che si articola in due dimensioni fondamentali.

La prima riguarda la ricostruzione della memoria del luogo, del suo genius loci. Rientra in questo alveo soprattutto il recupero della storia industriale del quartiere legata in particolare alla presenza da inizio ’900 degli stabilimenti della Pirelli, oggi convertiti in edifici dell’Università. Si potrebbe peraltro tornare molto più indietro nel tempo per ricordare la famosa Battaglia della Bicocca che ebbe luogo il 27 aprile 1522 proprio dove ora sorge il quartiere e che vide contrapposti gli eserciti di Francia da un lato e di Spagna e Sacro Romano Impero dall’altro per il dominio dell'Europa, durante la Quarta guerra d’Italia. Di quell’epoca rimane solo un villino nobiliare costruito nella seconda metà del XV secolo come dimora (bicocca) di campagna della famiglia degli Arcimboldi e che oggi costituisce l’ultimo edificio storico inserito in una zona completamente urbanizzata.

La seconda dimensione concerne invece una nuova narrazione del quartiere. Con l’arrivo della scienza e della cultura, nelle sue varie forme:
l’Università, il Teatro degli Arcimboldi, l’Hangar Bicocca, e con la messa a sistema di un piccolo ma importante patrimonio che l’Università esprime nel suo nascente Museo Diffuso, il quartiere si è aperto completamente alla città di Milano se non al mondo intero. La Biblioteca di Ateneo ha peraltro svolto un ruolo fondamentale nell’essere di riferimento per le varie iniziative che hanno intercettato la storia del territorio e le necessità espresse da studenti, docenti, lavoratori e abitanti di viverlo e raccontarlo. 

L’identità più antica e quella nuova sono dunque il frutto delle testimonianze del passato quanto delle voci raccolte nel presente e per il futuro. È in questa ottica che va inquadrato il Concorso letterario intitolato “Dal racconto alla mappa”, proprio a significare l’intento di vedere ambientati i racconti in alcuni quartieri del nord-Milano prospicienti l’Università, rendendoli in tal modo teatro di inedite flânerie e rappresentazioni cartografiche”.

Giampaolo Nuvolati
Pro-Rettore per i Rapporti col Territorio e per le Attività della Biblioteca

La quinta edizione ha visto la partecipazione di 115 persone, di cui 63 Junior e 52 Senior. Tra i partecipanti ci sono stati 108 studenti, 3 componenti del personale tecnico amministrativo, 3 esterni e un docente.

Il 14 dicembre 2022 presso la Biblioteca di Ateneo sono stati premiati i vincitori alla presenza del Prorettore Giampaolo Nuvolati, del Prof. Stefano Malatesta e di Marco Prandelli, componenti della Commissione valutatrice del concorso.

Categoria Junior:

  • 1° Classificato: “Il luogo di una vita” di Erica De Pieri
  • 2° Classificato: “Ferro” di Mafalda Maria Solza
  • 3° Classificato ex aequo: “L’Esauditore” di Emanuele Andrea Magni
  • 3° Classificato ex aequo: “Resta” di Alice Fabian

Categoria Senior:

  • 1° Classificato: “Un dettaglio da nulla” di Carlo Celentano
  • 2° Classificato: “Una storia pre-cotta” di Eliana Cocca
  • 3° Classificato: “Un giorno di gloria” di Francesca Leonora Anna Michelato

Menzione speciale per l’originalità nell’ideazione del racconto: “La Piazza del Crocevia” di Laura Rita Besana

I vincitori della categoria Junior

1° Classificato: “Il luogo di una vita” di Erica De Pieri

Il racconto rispetta la consegna quasi ribaltando il titolo del concorso, infatti traccia le linee di una mappa e su questa mappa posiziona le memorie di due personaggi che attraversano la storia del nostro quartiere.  Si "comincia con un viaggio, così come tutti i racconti iniziano". Il viaggio in questione ripercorre la storia di questo "pezzo" di città dal 1963 ai giorni nostri. Frasi brevi, quasi fossero note di un diario, danno forma alla transizione da area produttiva a distretto universitario. L'azione è ben ambientata e le vicende, così come i ricordi, dei protagonisti si muovono sulle strade e nelle piazze come fossero su una mappa che, come tutte le mappe, più che descrivere, racconta i luoghi.

2° Classificato: “Ferro” di Mafalda Maria Solza

Una mattina d’inverno, alla stazione della metro di Gorla, in una giornata lavorativa che sembra cominciare come tante altre, la gente che affolla i binari è lo specchio della variegata popolazione del quartiere: un ragazzo del sud arrivato a Milano per trovare lavoro, una donna di origini egiziane cresciuta nella provincia milanese, una giovane studentessa che ha girato il mondo. Le loro vite, così diverse, così distanti, si ritrovano ora nello stesso luogo, nello stesso momento, intrecciate di fronte a un tragico incidente di cui il lettore può cogliere la complessità – dinamica, cause, conseguenze – proprio grazie all’interessante montaggio alternato che mette insieme le diverse prospettive dei tre personaggi.

Grazie a una scrittura rapida e incisiva e alla scelta della narrazione in prima persona, che scava dentro i pensieri dei protagonisti, il racconto alla fine ci consegna la malinconica consapevolezza che il nostro sguardo non può che essere parziale e soggettivo. La realtà è sempre più complessa di quanto ci appare, soprattutto nelle relazioni umane. Nessuno è in salvo, sembra dirci l’autore, perché dietro l’apparenza di una superficie tranquilla, ciascuno di noi può covare inquietudini e angosce dolorose. E anche chi balla con le cuffie sulle orecchie potrebbe non essere così felice come sembra. 

3° Classificato ex aequo: “L’Esauditore” di Emanuele Andrea Magni

Una storia d’amore e di desideri, espressi ed esauditi, ma anche filtrati e qualche volta perduti. Il racconto richiama alla mente la fontana di Trevi e tutti i gesti apotropaici che l’essere umano compie per cercare di addomesticare il destino. La narrazione ci fa riflettere in modo leggero e divertito sui temi del libero arbitrio, della scelta e delle occasioni perdute; chissà se c’è davvero sotto il parcheggio della Bicocca un quartier generale per l’esaudimento dei desideri… e chissà se ci piacerebbe saperlo.

3° Classificato ex aequo: “Resta” di Alice Fabian

Un viaggio in treno dalla Brianza alla Bicocca ci permette di passare molto vicini al vero protagonista di questo racconto: l'ex Acciaieria Falk di Sesto San Giovanni. La voce narrante ci dice che "lo scheletro di ferro... sembra quasi respiri". Attraverso il "respiro" di uno degli oggetti iconici del paesaggio urbano che ci circonda ogni giorno, l'udito e la vista dei pendolari, come la loro immaginazione, ci restituiscono la memoria delle vicende operaie dei primi decenni del Novecento. Il racconto, ben aderente alla consegna, aiuta i lettori e le lettrici a comprendere come la mappa del nostro quartiere sia ancora oggi puntellata da landmark che non solo raccontano il nostro passato, ma danno forma ad una storia condivisa.

 

I vincitori della categoria Senior

1° Classificato: “Un dettaglio da nulla” di Carlo Celentano

Si tratta di un racconto di ambientazione storica, collocato temporalmente nei mesi successivi all’8 settembre del 1943. Scorrevole e ben scritto, ci ricorda come i luoghi custodiscano memorie profonde legate alle vicissitudini sociali e politiche del nostro Paese. Memorie che però rischiamo di svanire in seguito alle rapide trasformazioni che caratterizzano la nostra epoca. Bicocca da luogo del lavoro operaio e di resistenza antifascista è diventata luogo di cultura, scienza e formazione ma necessita di tener vivo il senso della propria storia. Infine, precisi nel racconto sono i riferimenti che consentono una contestualizzazione geografica della vicenda narrata.

2° Classificato: “Una storia pre-cotta” di Eliana Cocca

Uno spiritoso, fresco e spassoso episodio di un crocevia di relazioni umane nella quotidianità in direzione Bicocca, intriso della goffezza e dal senso di inadeguatezza che caratterizzano la generazione trentenne dei Millennials.

Sin dall’incipit, l’autrice avvisa il lettore del fatto che “in questa storia non succede niente”, ma tenta di ridipingere con una pennellata di comicità la grigia e ripetuta ritualità di ogni giorno, che viene esorcizzata dalla scrittura.

3° Classificato: “Un giorno di gloria” di Francesca Leonora Anna Michelato

Una sera, sceso alla fermata sbagliata della metropolitana, il protagonista si vede passare davanti una carrozza trainata da due cavalli da cui scende una dama d’altri tempi. Meravigliato, pensa di essere capitato sul set di un film in costume. Eppure quello a cui assiste non è un film: è il tempo sospeso di una visione, un po’ sogno, un po’ magia, che si svolge davanti ai suoi occhi increduli. Accompagnato da un personaggio misterioso, che spiega le vicissitudini di luoghi e abitanti, il protagonista percorre quindi le strade da Gorla a Precotto a metà Ottocento, “tra gelsi, ortaglie, ville e osterie”, per poi ritrovarsi ai primi del Novecento durante la visita dello Scià di Persia o tra le macerie dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ben strutturato, grazie a un finale spiazzante, e stilisticamente ben condotto, grazie a una scrittura agile e disinvolta, il racconto avvicina il lettore alla storia del quartiere, una storia che oggi pare dimenticata, nascosta dietro le facciate di edifici moderni e nuovi negozi, ma che può essere ancora viva e appassionante se c’è chi si impegna a tramandarla, per non perdere “l’ennesimo pezzo della nostra identità”.

 

Menzione speciale per l’originalità nell’ideazione del racconto

“La Piazza del Crocevia” di Laura Rita Besana

Le porte girevoli, le sliding doors di un famoso film, si trovano invisibili in questo racconto in un crocevia, come quelli che secondo le superstizioni popolari ospitano il ritorno dei morti e le apparizioni dei fantasmi. Quanti bivi o trivi o quadrivi della nostra vita vorremmo rivedere per immaginarci “come sarebbe andata se…” avessimo fatto la scelta differente. Il racconto ci immerge in una   di queste storie parallele, nella quale c’è comunque un tratto in comune con la vita veramente (?) vissuta dalla protagonista. Forse perché al fondo di tutte le storie e di tutte le possibilità c’è l’umano, universalmente particolare nella scelta delle sue possibili vite?